Valutazione della cultura aziendale: la prima modalità del New Culture Model
- vocalew
- 26 nov 2024
- Tempo di lettura: 3 min

Nel contesto della strategia aziendale e del coaching organizzativo, la cultura aziendale gioca un ruolo cruciale nel determinare il successo a lungo termine delle organizzazioni. Il New Culture Model di John Whitmore, presentato nel testo “Coaching for Performance” (2009), offre un utile approccio per comprendere e trasformare la cultura organizzativa, concentrandosi sullo sviluppo della leadership e sull’allineamento ai valori fondamentali.
Il New Culture Model propone tre modalità applicative che possono essere utilizzate singolarmente o combinate, a seconda degli obiettivi del percorso di consulenza: le tre modalità sono:
Valutazione della cultura organizzativa
Collegamento con la Piramide di Maslow tramite i motivatori
Collegamento con la Piramide di Maslow mediante gli stili di leadership
Le modalità 2 e 3 sono state già esplorate in un precedente articolo di questo blog e costituiscono un riferimento chiave per comprendere le dinamiche motivazionali alla base del New Culture Model.
Approfondiamo ora la prima modalità, ossia la Valutazione della cultura organizzativa, progettata per far riflettere i leader aziendali sulla cultura attuale ("Old Culture") e su quella desiderata ("New Culture"), attraverso un esercizio pratico. I partecipanti compilano due colonne affiancate, ognuna contenente dieci coppie di termini contrapposti:
- Crescita/Sostenibilità
- Valori interiori/Regole imposte
- Fiducia/Paura
- Qualità/Quantità
- Eccesso/Sufficienza
- Apprendimento/Insegnamento
- Interdipendenza/Indipendenza
- Successo/Servizio
- Sistemi naturali/Controllo della natura
- Degradazione/Ricreazione
Successivamente i partecipanti attribuiscono ogni termine alla colonna che ritengono più rappresentativa della propria organizzazione. Questo semplice atto stimola un’autovalutazione sincera e non mediata.
Una volta completata la compilazione, il consulente o facilitatore guida la discussione sui risultati emersi, evidenziando dissonanze tra la cultura percepita e quella desiderata.
A questo punto, le coppie di termini con maggiore discordanza diventano il punto di partenza per interventi mirati al cambiamento culturale.
L’esercizio, se eseguito con sincerità e attenzione, aiuta a visualizzare concretamente i tratti dominanti della cultura organizzativa, spesso impliciti o trascurati, perché attraverso le risposte dei partecipanti, emergono aree di potenziale resistenza al cambiamento.
Inoltre, l’analisi facilita la creazione di un piano chiaro per colmare il divario tra la cultura attuale e quella desiderata.
L’applicazione del New Culture Model è particolarmente utile nelle fasi iniziali di una consulenza strategica, quando è necessario comprendere il punto di partenza e costruire un consenso tra i diversi decisori sull’importanza del cambiamento culturale; per massimizzarne l’efficacia, l’esercizio può essere integrato con sondaggi anonimi, focus group e analisi qualitative per raccogliere una visione più ampia e dettagliata.
Il modello, nelle sue varie modalità, può trovare utile applicazione nelle fasi iniziali di consulenza per:
Valutare l’atteggiamento del management verso il cambiamento culturale.
Identificare divergenze o allineamenti tra i diversi livelli dell’organizzazione.
Creare percorsi mirati per sviluppare una leadership coerente con i valori desiderati.
Il New Culture Model di John Whitmore rappresenta uno strumento potente per esplorare e trasformare la cultura aziendale. Attraverso la sua applicazione, le organizzazioni possono identificare le resistenze al cambiamento, promuovere una leadership interdipendente e costruire una cultura coerente con i loro obiettivi strategici. Questo approccio si integra perfettamente con i principi dell’economia umanistica, che pone al centro l’essere umano e il suo potenziale, andando oltre la semplice ottimizzazione del profitto.
Inoltre, il New Culture Model supporta le aziende nel perseguire la sostenibilità non solo in termini ambientali, ma anche sociali e di governance, allineandosi ai parametri ESG. Una cultura aziendale solida e orientata ai valori umani è il fondamento per creare organizzazioni resilienti, capaci di innovare e di prosperare in un contesto globale sempre più complesso. L’adozione di una leadership interdipendente, basata sulla condivisione di valori e sulla collaborazione, consente di costruire un futuro in cui sostenibilità e successo siano strettamente intrecciati, creando valore sia per l’azienda che per la società nel suo complesso.
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